7 MAGGIO 2012. Alla fine c’è sempre un Lui da ringraziare per certi post e da prendere a calci per quello che ti ha fatto (almeno al momento). Poi lo rileggi a distanza di anni e ti rendi conto che nella Vita ci sono delle cose che non cambiano mai. Che cambi tu. Ed il tuo modo di affrontarle. Ma in questo caso non sono cambiata molto. Cerco ancora il mio lieto fine. E incontro ancora dei cazzoni.
Da piccole ci leggono le favole.
Cenerentola, che vivrà anche in una soffitta polverosa con i topi che le girano fra i piedi e gli uccellini che la aiutano a fare la doccia ma arriva il momento in cui incontra sto cavolo di principe che, a quanto pare ,rimane folgorato al primo sguardo e pur di ritrovare la sua amata mica mette un annuncio su chi l’ha visto?! No. Lui si gira ogni singola casa del regno (che sarà anche un regno piccolo ma qualche centinaio di case le conterà no?) e poi affronta anche il pericolo di rimanerci secco a forza di annusare i piedi delle belle del regno pur di ritrovare quella a cui la scarpetta calza alla perfezione (mi chiedo che piedi abbia Cenerentola visto che la scarpa va bene solo a lei…)…e ovviamente alla fine la trova e VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI
Biancaneve, che non solo rischia di essere uccisa dal cacciatore (che però si impietosisce), passa parte della sua vita a fare da colf a 7 nanetti , si addormenta mangiando una mela MA nonostante tutta sta sfiga arriva sto cavolo di principe azzurro che la vede addormentata e rimane folgorato al primo sguardo tanto che chiede ai nanetti se se la può portare via per poterla ammirare ed onorare per tutti i giorni della sua vita (cioè capite manco l’ha sentita parlare, manco ha provato a conviverci e questo se la vuole portare al castello così, a scatola chiusa). E come se non bastasse il principe non dovrà accontentarsi di ammirarla perché con un bacetto quella si sveglia e…VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI
Aurora (Alias Bella Addormentata), che deve passare la vita reclusa in un boschetto anche quella in compagnia di animali di ogni tipo e guardata a vista dalle 3 fatine fino a quando non se la perdono d’occhio un momento e zac, la ragazza si punge con un arcolaio e buonanotte pure a lei. Viene rinchiusa in un bel castello e ci rimane per un centinaio di anni (ovviamente non invecchia di una virgola anzi, il sonno deve essere di quelli che ti fanno ringiovanire) poi passa da quelle parti un giorno (perché non c’aveva un cavolo di meglio da fare) il principe azzurro e, come per magia, i rovi che intanto erano cresciuti si spostano al suo arrivo (deve essere un principe dal pollice verde) così che lui, senza neanche un graffio, sale nella torre, la vede e rimane folgorato al primo sguardo. Bacio, risveglio amore etc ect ect E VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI
Ariel (alias la Sirenetta), che non obbedisce mai a suo padre, scorrazza a destra e a sinistra. Un bel giorno vede sto bel fusto e se ne innamora al primo sguardo (eh già, qui la favola inizia alla rovescia). Cede la voce al posto di un paio di gambe, finisce sulla terra ferma e ovviamente lo incontra subito. Qui la storia però si fa un po’ più interessante perché la ragazza per non tornare un pescetto senza voce, dovrebbe riuscire a farsi baciare dal principe. E quello mica è fesso. Non sentendola parlare non cede al primo istante e quindi ciccia in più, quando arriva la strega polipo trasformata in gran gnocca, quello mica se la fa scappare e decide subito di sposarla. Ma ricordatevi che stiamo parlando di una fiaba. E quindi, mentre quasi ogni speranza era perduta, tac che Ariel si trasforma in sirena, le tornano le pinne e pure la voce. Il principe (che quando era umana no, ma quando l’ha sentita cantare vuoi mettere sposare un pesce che ti sa cantare la traviata?) rimane OVVIAMENTE folgorato, la strega viene uccisa, il pesce riacquista le gambe grazie a papi e VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI….
E non è finita qui: Lilli che mangia spaghetti con polpette al chiaro di luna con Vagabondo, Duchessa che si fa fare la serenata da Romeo, Pongo che fa 99 figli con Peggy etc etc etc.e VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI.
Ora mi chiedo io: perché crescerci a pane latte e finali a lieto fine quando io in 30 anni (quasi) ho sopportato divorzi, malattie, scuola, lavoro…DOVE CAXXO STA IL MIO PRINCIPE AZZURRO?!
seria mode on: davvero. Credo mi abbiamo veramente cresciuta a pane latte e lieto fine. Sono una persona che nonostante tutto ha sempre creduto e crede ancora nel lieto fine. Non so perchè eppure a me piace leggere libri, vedere film, ascoltare canzoni che parlano di Amore. Quello con la A maiuscola. Mi si allarga il cuore. MI viene voglio di vivere davvero. Anche se è solo per un giorno. Non ha importanza quando può durare una bella storia. Però per me importa crederci. Importa la speranza che sia per sempre. Anche se per sempre poi non sarà. E’ strano. Sono razionale perchè sono consapevole che le cose possono finire eppure questo non mi impedisce di vivere certi momenti come se non dovessere finire mai. Un po’ come la famosa frase: pensa come se dovessi morire oggi e vivi come se non dovessi morire mai. Mi piace, è una bella filosofia. Perchè prima o poi comunque ci toccherà morire. E allora tanto vale provare. Tanto vale dare il massimo di noi stessi.
La maggior parte delle volte ho fatto così. Mi sono buttata. Ho dato il meglio di me. Ho fatto anche cose che forse adesso non farei ma non me ne pento. Anche quelle sono servite. Con gli uomini ho vissuto come se quello che ho deciso di frequentare in quel momento fosse sempre il primo. Ho cercato di non farmi condizionare da quelle che erano le esperienze passate perchè non ha senso. Non ha senso non fidarsi di qualcuno solo perchè in precedenza si è stati traditi. Non ha senso perchè le persone non sono tutte uguali. E così facendo potremmo perderci qualcosa di bello.
Nonostante i miei buoni propositi è capitato che io mi sia fatta comunque un po’ influenzare dal passato. Ma forse era solo l’esperienza che mi diceva che non andava bene.
Una delle caratteristiche che più mi si addice solitamente in fatto di uomini è che solitamente arriva un momento in cui tendo a dire basta. A chiudere tutto. I muri che di solito alzo con tutte le persone di sesso maschile si alzano ancora di più. Chiudo il cancello. Scappo. Cerco un pretesto per litigare, un buon motivo per convincermi che quella persona non fa per me e tanti saluti.
L’ho fatto con tutti. So che puntualmente arriva quel momento solo che con qualcuno l’ho superato. Superare quel momento significa la pace dei sensi. Riuscire a vivere la vita giorno per giorno senza dover pensare a cosa sarà domani ma pensando comunque al futuro. Sì, sembra strano, forse illogico eppure io riesco a godermi il momento in questo periodo. Quello che me lo permette è sapere in qualche modo che c’è un futuro. Non lo so, è come se quello che vivo mi dice che c’è speranza. Che c’è un futuro. Non lo so quale. Non lo so se andrà così ma ci credo. Il mio segreto è la speranza che sia per sempre. Il mio segreto è crederci fermamente. Il mio segreto è volerlo intensamente.
Il rischio? essere feriti.
Quello che destabilizza il mio credo e sapere che chi mi sta vicino non sa cosa credere. Non sa se c’è un futuro. Ha senso continuare per un sentiero che non sai dove ti porterà? non sai se ha una fine.
Ha senso continuare a sperare?
Il problema? che ci credo ancora. Nonostante tutto.
….IO VOGLIO IL MIO LIETO FINE!!!!….
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